Cagliari, Casteddu, con circa 150 mila abitanti, è situata al Sud Sardegna e ne è il capoluogo. Città soleggiata e bagnata dal mare, è ricca di cultura monumentaria e storica, ma è nota soprattutto per il Castello, un quartiere fortificato di epoca medievale situato della parte alta della città. Si contano poi innumerevoli chiese, su tutte la Cattedrale di Bonaria, un cimitero monumentale, il Bastione Saint Remy, l’anfiteatro romano. diverse carceri e strutture che si ***svincolano per km sotto la città.
Tra gli eventi conosciuti, domina la festa in onore di Sant’Efisio patrono della Sardegna, che nel 2024 sarà alla sua 368esima edizione e che ricorre al primo maggio. Un intenso momento di devozione, fede, cultura e tradizioni centenarie che richiamano figuranti in abiti tradizionali e cavalieri da tutta la Sardegna. Ogni primo maggio, i fedeli accompagnano il Santo in una lunga processione, ripercorrendo il tragitto che giunge dal carcere in cui venne imprigionato al luogo di martirio a Nora, per poi tornare alla sua Chiesa di Stampace il 4 maggio entro la mezzanotte.
Questa è una tra le più importanti e conosciute processioni della Sardegna, ed è un occasione unica per ammirare i bellissimi abiti antichi che fioriscono la nostra tradizione. Potrete ammirare le donne Cagliaritane nell’atto di compiere dì “Sa Ramadura”: omaggio floreale e di essenze odorose che contribuisce a rendere ancora più scenografica la processione, riempiendo di petali e fiori la strada per il passaggio di Sant’Efisio.
leggi di più sul sito del museo archeologico nazionale di cagliari
Ricchi di ornamenti, stoffe pregiate e ancor più preziosi gioielli, gli abiti antichi tradizionali ci sorprendono sempre per i loro colori, gli abbinamenti e i tagli che cambiano di paese in paese. Cagliari, come tanti altri paesi, ha più di una variante, che cambiava in base al ceto medio d’appartenenza. Quello rappresentato nella nostra grafica è identificato nel sito ufficiale del gruppo folk come quello della popolana o “de sa Panettera”. Indossato il giorno del matrimonio, l’abito è poi utilizzato per tutte le cerimonie importanti che si susseguono nella vita sociale: battesimi, matrimoni e solenni festività religiose. Sull’ampia gonna di raso di seta azzurra (fardetta o guardapè) poggia un delicato grembiule di tulle ricamato (deventali) legato in vita. Il busto è coperto da una camicia in cotone e da un giubbino nero (su gipponi), sopra il quale viene drappeggiato uno scialle di tulle o di seta (muncadori a perra) che, incrociato sul petto, viene impreziosito da preziosi gioielli tipici della tradizione orafa campidanese. Dai lobi delle orecchie pendono le “arrecadas a mura” con perle scaramazze, alle dita numerosi anelli, regali dello sposo per il corredo nuziale. La testa è adornata da una cuffia di seta nera (cambusciu), sulla quale poggia una mantiglia rosso porpora ornata di pizzo a fuselli in filo d’argento (mantiglia arrand’e pratta).
Anche per l’abito maschile esistono più varianti che si diversificavano, anche se di poco, in base al ceto sociale. “Su Carradori”, raffigurato nella nostra immagine, è la versione più conosciuta e che ancora oggi, nella Festa del primo maggio, accompagna il carro coi buoi che trainano il cocchio dorato col simulacro del Santo Patrono. Si differenzia dalle altre versioni dell’abito per il farsetto (sa facchina): con o senza maniche, di panno scarlatto profilato da spighetta nera. Ben 15 metri di questa guarnizione in velluto o seta sono cucito intorno ai profili esterni ed alle cuciture formare una serie di linee parallele. “I Ragas”, il gonnellino a pieghe in panno. è stretto in vita con la cintura in velluto ricamata. Sulla testa un berretto scarlatto (piberoni o berritta) di forma troncocentrica, tipica del Sud dell’Isola e somigliante al fez di uso comune nell’area mediterranea.
Prezioso è stato il contributo del Gruppo Folk, che mi ha aiutato insieme ad Elisa nella realizzazione delle grafiche dedicate al loro paese. Vi invito a dare un’occhiata al loro sito se volete saperne di più; scoprirete altri dettagli su abiti e gioielli e potrete visionare una ricca galleria di foto e stampe antiche oltre che foto e video delle esibizioni del gruppo. Allego anche la loro pagina Facebook.
visita il sito del gruppo folklorico di cagliari
Foto 1/2 Autore Cristiano Cani
Foto 3 crediti Sardegna.buz
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